martedì 16 agosto 2011

Ricerca sulla canapa e sulla sua messa fuorilegge.


Non si tratta di "farina del mio sacco" ma di una breve ricerca (copia-incolla) stimolata dalla visione di un filmato di Beppe Grillo (http://www.youtube.com/watch?v=o1V9TUCKhpQ&feature=player_embedded) . Le fonti sono :

  https://www.facebook.com/topic.php?uid=111512945555871&topic=75
  http://it.wikipedia.org/wiki/Henry_Ford 
  http://www.greensofa.it/documenti/pagine_di_canapa.pdf

Ford fu inventore di una automobile (mai messa in commercio) interamente realizzata in canapa, quest'ultima utilizzata come suo unico carburante (raffinato dai semi della pianta). Unendo infatti passione per la natura ed indubbio fiuto per gli affari, l’imprenditore americano volle ad ogni costo che venisse realizzata una vettura che “uscisse dalla terra”. Per realizzare questo progetto impegnò nella ricerca il fior fiore dei suoi ingegneri che, nel 1941, dopo 12 anni di ricerca diedero forma concreta alla più ecologica delle automobili. Ma la novità non era unicamente questa: la Hemp Body Car era difatti alimentata con carburante ottenuto dalla canapa distillata, il cui impatto inquinante era pari a zero. Purtroppo, Henry Ford morì sei anni dopo e, nel 1955, la coltivazione della canapa venne proibita negli Usa.

1931
Il segretario di Stato americano Andrew Mellon (a capo della Mellon Bank di Pittsburgh, una delle due banche con cui fa affari DuPont) incarica Harry J. Aslinger di formare un nuovo dipartimento per il controllo delle droghe, la “Federal Bureau of Narcotics”.

1934
Nel Giugno del ’34 il Congresso americano approva la “National Firearms Act”, la prima tassa di stampo proibizionista della storia degli Stati Uniti. L’intento era di limitare il possesso di armi da parte dei gangsters, la cui escalation di violenza era direttamente legata al proibizionismo riguardante l’alcool. Il Congresso permette quindi il possesso di un’arma da fuoco a chiunque possa permettersi il pagamento di una tassa di 200 dollari.
 1936
L’impero editoriale di William Randolph Hearst inizia su vasta scala una campagna feroce contro la marijuana. Articoli con titoli quali “La marijuana rende i ragazzi dei demoni in soli 30 giorni” o “Fumatori di hashish assetati di sangue” contribuiscono a creare uno sconvolgente terrore verso “l’erba assassina che viene dal Messico”. Attraverso una infinita serie di mistificazioni questa campagna di disinformazione dona un nuovo vocabolo alla lingua inglese: “marijuana”, derivato da uno slang (modo di dire) con cui quelli che Hearst definisce “negri fuori di testa per la marijuana, che stuprano donne bianche e che suonano il jazz, nuova musica da rituale satanico” chiamano la cannabis.
Secondo gli articoli dei giornali di Hearst, “i negri impazziti per la marijuana osano incrociare lo sguardo degli uomini bianchi, e guardarli negli occhi per più di tre secondi, e per di più osano anche deriderli in modo sguaiato. Vergogna!” Un altro contributo a questa campagna di terrore viene dal film di propaganda “Reefer Madness” (“la pazzia dello spinello”) che cerca di terrorizzare i giovani americani riguardo l’uso di cannabis.
Sempre nel ’36 DuPont ottiene dal colosso industriale tedesco I. G. Farben Corporation (la stessa che in seguito produrrà il famigerato gas Zyklon-B, usato dai nazisti nei campi di concentramento per eliminare milioni di ebrei, ma anche drogati e omosessuali) la licenza per produrre fibre plastiche sintetiche.

1937
Con il “Marijuana Tax Act” la cannabis viene dichiarata illegale a livello federale negli Stati Uniti. DuPont brevetta il processo industriale (altamente inquinante) per produrre materiali plastici. Nel Marzo del ’37 la Corte Suprema degli Stati Uniti conferma all’unanimità il “Natuional Firearms Act”, mentre di nascosto introduce il “Marijuana tax bill”.
Quella stesa primavera il Congresso inizia le audizioni riguardanti il “Marijuana Tax Act”.La American Medical Association” mette in guardia su come una legge del genere possa privare il mondo di una potenziale medicina (all’epoca la cannabis era ancora prescritta in svariate forme di medicamento, e ricerche mediche avevano appena iniziato a studiare i benefici terapeutici di numerosi principi attivi presenti nella cannabis). Nessuno dei medici era al corrente che la “pericolosa erba assassina messicana” fosse in realtà la cannabis, e numerose personalità del mondo medico testimoniarono il loro disappunto per una legge portata avanti per più di due anni nella più completa segretezza, lasciandone all’oscuro l’intera comunità di operatori del settore medico. Nel Dicembre dello stesso anno il Marijuana Tax Act diventa legge, dando inizio al proibizionismo della cannabis a livello planetario, e annientando l’industria della canapa. Ovviamente, il vuoto lasciato dalla cannabis nel panorama delle risorse industriali americane venne subito colmato dalle materie plastiche prodotte da DuPont.
1938
Nel Febbraio del ’38 la rivista “Popular Mechanics” esalta l’uso industriale della cannabis descrivendola come la “new billion dollar crop” (“la coltivazione da un bilione di dollari”) . Ovviamente,l’articolo era stato scritto prima dell’entrata in vigore della proibizione della cannabis.
Per una presa di visione su cosa possa rappresentare oggi la canapa per l'umanità: 
http://www.greensofa.it/documenti/pagine_di_canapa.pdf

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